Bologna, Imola, Bibbiano, Parma…. Nei nostri 4 centri CIOFS, per 386 ragazzi, dai 15 ai 18 anni, oggi sono iniziate le attività dei percorsi di istruzione e  Formazione Professionale. Altri ne arriveranno nei prossimi giorni. Sono un piccolo esercito colorato ed eccitato, che ha preso posizione nelle aule e nei laboratori per trascorrere insieme un anno intero, affrontando il lavoro, le responsabilità, le relazioni tra compagni e con gli adulti, l’entusiasmo delle cose nuove da incontrare e conoscere.

Molti di questi ragazzi sono italiani, molti sono stranieri, molti hanno un nome straniero ma sono nati in Italia. Tutti hanno una gran voglia di riscattarsi da un passato un po’ troppo ricco di delusioni, alcune legate alla scuola… quella rigida, selettiva che sceglie di non dare spazio ai diversi possibili modi di apprendere.

A loro dico che oggi, qui, possono trovare una nuova opportunità, a loro misura,  che chiede però la loro partecipazione. Da protagonisti, responsabili e creativi.

Noi, come sempre, ci impegniamo a creare per loro e con loro, un ambiente dove stare bene, dare il meglio di sé, trovare la forza di entrare in mondi nuovi, come quelli del lavoro, della responsabilità  e dell’autonomia. Per questo auguro a tutti, coordinatori, tutor, docenti, di essere provvisti abbondantemente di pazienza, entusiasmo e speranza. Nello stesso modo, auguro agli stessi di essere capaci di non diventare pedanti, aggressivi, pretenziosi.

Perché: “Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all’insieme. Siccome il piacere dell’armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica… Il problema è che vogliono farci credere che al mondo contino solo i primi violini”
(D. Pennac – Diario di scuola)

Convinti che al mondo si suona bene anche senza essere un violino, iniziamo con energia questo nuovo anno, consapevoli di stare costruendo le premesse di un mondo nuovo, dove tutti sono cittadini di diritto e di volontà!

Sr. Silvia Biglietti, Presidente CIOFS-FP/ER